guerra all'italico declino

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domenica 17 ottobre 2010

Guarda bimbo mio ..un politico siciliano...


di Salvo Ficarra e Valentino Picone

«Chi è quell´uomo circondato da tutta quella gente?», chiese il bambino. E l´adulto rispose: «Quello? Un politico siciliano molto importante». E il bambino: «Che cos´è un politico siciliano?». Allora l´adulto cominciò: «Il politico siciliano è una persona che viene scelta da noi siciliani per far funzionare al meglio le cose. Si occupa di costruire le scuole, gli ospedali, le strade, di mantenere pulite le città, di fare funzionare gli autobus� Il politico siciliano è un uomo che mette al servizio della comunità il suo tempo e le sue capacità per fare andare tutto per il verso giusto».Il bambino ascoltava in silenzio e l´adulto continuò: «Il politico siciliano quasi sempre si muove in gruppo, veste elegante e scivola tra la gente, compiaciuto e disinvolto. Elargisce strette di mano, distribuisce speranze, regala conforto e ride. Ride sempre! Il politico siciliano ride a tutti. Ascolta tutti. Parla con tutti ma di tutti sinni futti!Il politico siciliano vive nei palazzi della politica, e da lì tutto controlla. Il politico siciliano è un essere mitologico, metà uomo e metà poltrona. Il politico siciliano si occupa della cosa pubblica sistemando prima di tutto le cose private. Il politico siciliano di mestiere fa il politico, e lo fa per tutta la vita. Il politico siciliano non ha idee ma strategie; non pensa ma calcola; non governa ma gestisce. Il politico siciliano è il nuovo filosofo del terzo millennio che, con la lanterna, ogni giorno cerca voti. Il politico siciliano, infatti, si nutre di voti, prediligendo quelli delle classi meno abbienti. Il politico siciliano è sempre in campagna elettorale. I suoi, però, non sono elettori ma clienti. Il politico siciliano sistema le persone con la stessa cura con cui si sistemano gli oggetti, cosicché, quando gli servono, sa dove trovarli. Il politico siciliano è un fungo rarissimo e raffinatissimo che riesce a rimanere attaccato al voto di un precario per un periodo di tempo lunghissimo.Il politico siciliano è tascio! O zauddu, come dicono a Catania. Però il politico siciliano non è un tascio classicamente inteso, ma un tascio che si è evoluto col tempo. Il tascio, classicamente inteso, è caratterizzato da tre inequivocabili elementi: la Punto Abarth con alettone e led retroilluminati, modello Supercar; l´adesivo dell´asso di mazze appiccicato sul portabagagli; e lo stereo a tutto volume. Il politico siciliano, invece: al posto della Punto c´ha l´auto blu, al posto dell´asso c´ha lo stemma «Regione siciliana», e al posto dello stereo c´ha la sirena a tutto volume. Ma� sempre tascio è! L´unica cosa che accomuna le due tipologie di tascio è che entrambi se ne vanno sgommando!Il politico siciliano è un esperto giocatore: meticoloso nel fare alleanze, sfrontato nel romperle e velocissimo a passare da una parte all´altra. Il politico siciliano cambia colore in continuazione, si mimetizza con disinvoltura, pazienta se c´è da pazientare, attende se c´è da attendere, ma, una volta individuato il carro del vincitore, ci sale sopra con balzi fulminei.Il politico siciliano è un animale di razza. Sa essere falco, ma sa essere anche colomba; conosce cani e porci; e non disdegna l´amicizia dei pidocchi semplici, pur essendo ormai un pidocchio arrinisciutu. Il politico siciliano è un enorme elefante che ama nutrirsi dei parassiti che lo circondano, non ha paura dei topolini, ma ha terrore delle cimici. Il politico siciliano è un po´ sfortunatello. Capita sempre in feste e compleanni di gente che poi puntualmente arrestano.Il politico siciliano� non è siciliano!Il politico siciliano fa il siciliano di mestiere, ma non gliene frega niente della Sicilia. Il politico siciliano, spesso, parla di cosa pubblica ma pensa a cosa nostra. Il politico siciliano, pensando a cosa nostra, ha fatto diventare pure gli alberi e i fiori di cemento armato. Il politico siciliano, se fosse siciliano, non permetterebbe a quell´altro di costruire una piramide a campata unica tra Messina e Reggio Calabria. Il politico siciliano, se fosse siciliano, non permetterebbe a nessuno di speculare sulla salute dei siciliani. Al politico siciliano dovrebbe essere vietato per legge di pronunciare la parola Sicilia.Il bambino, che aveva ascoltato in silenzio tutto il tempo, quando capì che l´uomo aveva finito, chiese: «Ma è una cosa bella o una cosa brutta essere un politico siciliano?». «Questo non lo so — rispose l´adulto — ma è certo che ai siciliani il politico siciliano piace tantissimo». «Ma i politici siciliani sono tutti così?», domandò il bambino. «Non tutti — concluse l´adulto — ma sicuramente tutti quelli che in questo momento sa stannu sintennu!». 

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