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venerdì 30 settembre 2011

MEDIO ORIENTE

Yemen, ucciso Awlaqi,
era tra i possibili successori Bin Laden

Il ministero non ha precisato le circostanze della morte, ma dalle prime informazioni pare che il leader terrorista, che aveva doppia cittadinanza americano-yemenita, sia rimasto vittima di un raid aereo.

SAN'A - È stato ucciso l'imam radicale Anwar al-Awlaqi, legato ad Al Qaeda e ricercato dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato il ministero della difesa yemenita. Awlaqi, che aveva doppia cittadinanza americano-yemenita, era stato citato tra i papabili alla guida della rete terroristica dopo la morte di Osama Bin Laden. "Il leader terrorista di Al Qaeda, Anwar al Awlaqi, è stato ucciso assieme a dei membri dell'organizzazione che si trovavano con lui", ha precisato un portavoce del ministero, citato dalla tv di stato.

Il ministero non ha precisato le circostanze della morte di Awlaqi, ma secondo alcune fonte tribali, il leader terrorista, che era uno dei tre "most wanted" della Cia, perché considerato uno dei responsabili di alcuni attentati, come quello alla base militare americana di Fort Hood, in Texas o del tentativo di attacco su un aereo nel Natale 2009 o ancora del fallito attentato a Times Square a New York, sarebbe morto in un raid aereo lanciato alle prime ore di oggi contro due veicoli che viaggiavano tra il Maarib, a est della capitale San'a, e Jouf, provincia desertica vicina all'Arabia Saudita.

Al Awlaki, nato negli Usa 40 anni fa, figlio di un ex ministro dell'Agricoltura yemenita, è stato il primo cittadino statunitense nella storia ad essere inserito nella lista degli obiettivi della Cia e compare anche nella lista nera dell'Onu di personalità considerate legate ad Al Qaida. Dall'11 settembre fonti dei servizi segreti occidentali citati dalla stampa americana lo hanno
indicato come ispiratore di numerosi attentati.

Il leader torrorista ha predicato in numerose moschee americane e ha lavorato in un'associazione di beneficenza legata all'imam radicale yemenita Abdel Majid Zendani, accusato da Washington di essere coinvolto in attività di "gruppi terroristici". Nel 2006 è ritornato nello Yemen, dove è stato detenuto alcuni mesi per il suo coinvolgimento nel sequestro del figlio di un ricco cittadino yemenita, attraverso il quale avrebbe voluto "finanziare al Qaida". Nel 2008 fu rilasciato con la condizione di rimanere a San'a e presentarsi in commissariato ogni giorno. Dopo alcuni mesi, però, fuggì dalla capitale e si rifugiò nella regione di Shabwa.

Il 7 aprile scorso, un responsabile dell'amministrazione Usa ha confermato che Barack Obama aveva dato il via libera alla sua eliminazione. Esattamente un mese dopo, e a quattro giorni dall'uccisione di Osama bin Laden, Awlaqi riuscì a scampare a un raid statunitense nel sud dello Yemen. La vettura sulla quale viaggiava fu lievemente colpita da un missile lanciato da un drone americano, ma l'imam radicale e i suoi accompagnatori furono capaci di mettersi in fuga con un'altra automobile.
 
(30 settembre 2011)
FONTE:http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/30/news/yemen_ucciso_awlaqi_era_tra_i_possibili_successori_bin_laden-22461348/?rss

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