guerra all'italico declino

FEDERALISMO; necessità italica di DITTATURA CORRETTIVA a tempo determinato per eliminazione corruzione, storture e mafie; GIUSTIZIA punitiva e certezza della pena; LIBERISMO nel mercato; RICERCA/SVILUPPO INNOVAZIONE contro la inutile stabilità che è solo immobilismo; MERCATO DEL LAVORO LIBERO e basato su Meritocrazia e Produttività; Difesa dei Valori di LIBERTA', ANTIDOGMATISMO, LAICITA' ;ISRAELE nella UE come primo baluardo di LIBERTA'dalle invasioni. CULTURA ED ARTE come stimolo di creatività e idee; ITALIAN FACTOR per fare dell'ITALIA un BRAND favolosamente vincente. RISPETTO DELLE REGOLE E SENSO CIVICO DA INSEGNARE ED IMPORRE

giovedì 8 dicembre 2011

ELOGIO DELLA GUERRA -2-

La guerra non è da considerare solo come una calamità e come un danno per l’uomo ma è anche da vedere come uno degli elementi fondanti dell’umanità stessa. Ciò si capisce constatando che la guerra esiste praticamente da quando esiste l’uomo e che ogni civiltà, dalle più primitive alle più avanzate, ha sempre praticato la guerra considerandola a volte sacra e a volte, come anche nelle democrazie dell’800, una licenza di uccidere per contribuire al bene dello stato. L’importanza della guerra è anche definita dal fatto che, mentre questa attività ha una definizione, ( atto di violenza collettivo a favore di uno scopo politico e legittimato dai contendenti tramite regole diverse da quelle ordinarie) il suo contrario, la pace, è definita solo come assenza di guerra. Nella storia inoltre la guerra è sempre stata ritenuta giusta e utile all’uomo e molti pensatori come Lutero(guerra preferibile a pace ingiusta), Hegel( guerra plasma lo stato), Clausewitz hanno riconosciuto l’importanza della guerra anche se già a partire dall’età moderna alcuni pensatori hanno manifestato la loro avversione contro la guerra. Questo successo della guerra nella storia è dovuto al fatto che essa è paragonabile all’antica festa orgiastica poiché sfoga l’aggressività e sovverte le regole convenzionali; per questo il bisogno di guerra è aumentato al progredire della civiltà che, come dice Freud, crea regole e contribuisce ad aumentare i desideri repressi. Al giorno d’oggi la guerra è stata bandita perché la minaccia nucleare l’ha resa troppo pericolosa per la sopravvivenza della vita sulla Terra; così la guerra è diventata un disvalore assoluto tanto che oggi, quando è necessaria, la si camuffa sotto il nome di " azione di pace " e non la si dichiara più. Prima della Bomba però, anche nelle società civilizzate, la guerra è sempre stata utile poiché oltre ad essere foriera di pace ha sempre promosso la mobilità sociale anche tramite bruschi cambiamenti dei ruoli dei singoli ( infatti le classi dinamiche sono sempre a favore della guerra mentre quelle statiche che hanno paura di perdere i privilegi sono contrarie. ).
La guerra ha anche favorito gli scambi culturali tra popoli diversi e il progresso tecnico determinando pesantemente la società ed ha anche assunto, come teorizza Maltus, il ruolo di regolatrice tra popolazione e risorse.

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