guerra all'italico declino

FEDERALISMO; necessità italica di DITTATURA CORRETTIVA a tempo determinato per eliminazione corruzione, storture e mafie; GIUSTIZIA punitiva e certezza della pena; LIBERISMO nel mercato; RICERCA/SVILUPPO INNOVAZIONE contro la inutile stabilità che è solo immobilismo; MERCATO DEL LAVORO LIBERO e basato su Meritocrazia e Produttività; Difesa dei Valori di LIBERTA', ANTIDOGMATISMO, LAICITA' ;ISRAELE nella UE come primo baluardo di LIBERTA'dalle invasioni. CULTURA ED ARTE come stimolo di creatività e idee; ITALIAN FACTOR per fare dell'ITALIA un BRAND favolosamente vincente. RISPETTO DELLE REGOLE E SENSO CIVICO DA INSEGNARE ED IMPORRE

martedì 31 gennaio 2012

La storia del pensiero politico è un lungo confronto con la violenza: con omicidi e brigantaggi, sommosse e guerre civili, usurpazioni e sopraffazioni, nemici esterni e criminali interni. Non solo: la politica deve fare i conti con la propria interna violenza. Infatti, la politica si struttura attraverso le differenze di potere fra persone e gruppi sociali. E la violenza sta all´origine del potere. Il potere è violenza che ha trovato una interna misura – esterna o interna –, una forma di consenso: è violenza controllata e legittimata, istituzionalizzata e finalizzata a obiettivi durevoli. […]. La violenza…strumentalizza chi ne è oggetto (lo piega, lo opprime, lo spezza), e nega così quel valore infinito della persona che la nostra civiltà pone a proprio emblema. Ma perché questa finalità umanistica non sia vuota declamazione, bisogna sapere individuare la violenza in tutte le forme che assume – alcune delle quali interne alla stessa civiltà che la vorrebbe bandire –

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