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martedì 11 ottobre 2011

Egitto, Tunisia?!..facciamoli CREPARE di fame se si danno all' ISLAM...!!

LIBERO - Carlo Panella : " Strage di cristiani, l’Occidente deve svegliarsi "


Carlo Panella

Una sola cosa è chiara nella strage di cristiani al Cairo di domenica sera: a uccidere sono state le forze speciali dell’esercito egiziano comandato dal feldmaresciallo Hussein Tantawi. Sicuramentegli incidentisonoscoppiati in seguito alle provocazioni di gruppi di islamisti - o forse di seguaci di Hosni Mubarak - che hanno attaccato il corteo dei copti che protestava contro la distruzione della chiesa di Assuan. Ma a sparare ad altezza d’uo - mo uccidendo 24 cristiani e ferendone200 sono stati gliuomini in divisa. Questo è l’elemento chiave per comprendere quanto sta avvenendo in Egitto, cosa resta - poco - delle speranze della primavera araba e per mettere a fuoco le responsabilità di un occidente ignavo che, a partire da Barack Obama, per finire alla Ue, continuaa finanziare irresponsabilmente il nuovo regime egiziano, composto solo da gerarchi militari del vecchio regime, senza porre alcuna condizione, limitandosi a parole di condanna a cui non segue nessuna ritorsione. Il vescovo di Giza, monsignor Antonios Aziz Mina, ai microfoni della Radio Vaticana è stato chiarissimo: «Se le forze di sicurezza egiziane avessero assunto una posizione contro coloro che hanno distrutto le chiese, non saremmo mai arrivati a tutto questo! Se si lascia fare, senzaordine esenza applicare la legge, si finisce per avere una situazione di persone incontrollabili; sono arrivati ad uccidere alcuni cristiani innocenti. Più che paura, ci sono preoccupazioni per il futuro:non sappiamo dove andremo, perché se continuiamo così non c’è né diritto, né giustizia». Il fatto è che le attuali strutture del potere in Egitto, continuano nella stessa pratica di discriminazione dei cristianiche hannosemprepraticato e che hanno fatto già centinaia di vittime. Lo stesso incendio della chiesa di Assuan, è stato di fatto innescato dalle parole pronunciate dal “nuovo” governatore della regione, Mostafa el Sayyed, che ha detto che la chiesa era costruita senza permessi: dichiarazione che ha legittimato gli islamisti che l’han - nosubito distrutta . Un gioco delle parti abituale tra “nuovi governanti” e islamisti. D’altron - de, il nuovo premier del governo Sharaf non ha mai revocato - nonostante abbia promesso più volte di farlo - le restrizioni in vigore per i cristiani, abolendo la legge che risale ai tempi dell'Impero Ottomano, che impone ai cristiani un'autorizzazione per costruire, riparare o restaurare una chiesa. Una legge che Hosni Mubarak si era ben guardato dall’abrogare per non avere guai anche con il cosiddetto “islam moderato”di cui la moschea di al Azhar dovrebbe essere a capo. Ma così non è, tanto che proprio il grande imam di al Azhar, Ahmad al Tayyeb ha interrotto con parole ignobili ogni rapporto col Vaticano, accusando papa Benedetto XVI di «indebita ingerenza negli affari interni dell’Egitto», solo perchéaveva chiesto che i cristiani vi fossero protetti dopo l’atten - tato kamikaze alla chiesa dei Santi di Alessandria che aveva fatto 21 vittime il 1 gennaio 2011. Ieri Barack Obama si è dichiarato «fortemente preoccupato delle violenze in Egitto e le tragiche perdite di queste ore tra i dimostranti» e anche l’Ue ha espresso unanime condanna.Ma solo a parole. Pure, il “nuovo Egitto” vive di consistenti aiuti erogati dagli Usa (2 miliardi di dollari a fondo perduto per due terzi destinati ai generali al potere) e dalla Banca europea di investimenti (Bei), che un mese fa ha deciso di raddoppiare i finanziamenti agevolati (di fatto, a fondo perduto) all’Egitto, portandoli a 3 miliardi di dollari per il 2011. Non solo, nell’ultimo G8 in Francia si è stabilito un ulteriore finanziamento di 20 miliardi per EgittoeTunisia per iprossimianni. Una mole di erogazioni senza condizioni, nella incosciente speranza che la democrazia e la fine delle persecuzioni dei cristiani, germinino da sole.Così non sarà. È saggio aiutare l’Egitto, ma è ancora più saggio farlo a condizione che cessi la persecuzione dei cristiani. Con chiarezza, spiegando che in caso contrario la messe di aiuti dall’occidente cesserà.

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